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La città di Cassino

Situata nell’omonima piana, tra i fiumi Rapido e Gari, ai piedi del monte su cui sorge la celebre Abbazia. Città osca, confederata con i Volsci, divenne colonia romana nel 309 a.C. ed in seguito un centro militare e commerciale di particolare importanza. Il suo massimo splendore lo visse nel periodo repubblicano e durante il primo Impero. A quest’epoca risalgono i monumenti che ancora oggi si possono ammirare: l’anfiteatro, il teatro, la via Latina, la tomba di Ummidia Quadratilla. Subì le distruzioni del periodo barbarico e rinacque ad opera dei monaci della sovrastante Abbazia con in nome di San Germano. Da questo momento segue le sorti della maestosa Montecassino. A mezza costa, salendo verso l’Abbazia, si eleva ancora Rocca Janula, fatta costruire dall’Abate Aligerno nel X° secolo e trasformata in fortezza nel periodo delle lotte fra Impero e Papato. Le Terme Varroniane, costruite sulle rovine della grande villa di Marco Terenzio Varrone, in mezzo ad una vegetazione ricchissima di salici, hanno all’interno la più grande sorgente di acqua d’Italia. I cimiteri di guerra, testimonianza dolorosa dell’ultimo conflitto mondiale, contengono le spoglie di 30.000 soldati polacchi, inglesi, tedeschi, italiani. Il Monastero, fondato da San Benedetto nel 529 su un contrafforte del massiccio del Cairo, domina tutta la piana sottostante, ed è stato sempre il punto di riferimento obbligato per re, imperatori e papi intenzionati ad accedere al potere nei loro rispettivi settori. Distrutto nel 581 dai Longobardi, venne ricostruito e conobbe un periodo di grande splendore fino all’883, quando le bande saracene lo devastarono nuovamente. Verso la metà del X° secolo i monaci poterono insediarsi di nuovo nell’Abbazia, e nel giro di un secolo la riportarono all’antico splendore, con l’Abate Desiderio, poi eletto Papa con il nome di Vittore III°. Nel 1349, un violento terremoto la rase al suolo per la terza volta, ma ancora una volta i monaci la ricostruirono con continui abbellimenti cha la resero famosa in tutto il mondo. Nel 1944 un violentissimo bombardamento ancora una volta la rase al suolo, ma la fede cristiana ha fatto compiere il miracolo della sua riedificazione, sullo stesso stile che la caratterizzava. Di particolare interesse è il Corteo Storico denominato “Terra Sancti Benedicti”, che ogni anno rievoca il giuramento della “milizia abbaziale” ed il tributo a San Benedetto, ambientato all’epoca dell’Abate Bernardo, alla metà del XIII° secolo. La manifestazione riproduce fedelmente l’atmosfera del Medio Evo, con costumi e scenografie di estrema ricercatezza.
(Fonte: APT Frosinone www.apt.frosinone.it)

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La città di Gaeta

Sullo sperone di Monte Orlando sorge Gaeta, repubblica marinara e luogo di villeggiatura già ai tempi degli antichi romani, come testimoniano le diverse vestigia presenti sul territorio. La Gaeta di oggi è un centro balneare del medio Tirreno che gode del favore di un clima temperato, della presenza di attrezzature e strutture ricettive e balneari di qualità e di numerose testimonianze storiche, monumentali, religiose di diverse epoche. La sua linea costiera è un susseguirsi di spiagge (S.Agostino, S.Vito, Arenata, Ariana, Quaranta Remi, Fontana e, ormai inserita nel tessuto urbano, Serapo) delimitate da speroni rocciosi, su cui svettano le torri costiere, baie e calette incantevoli. Il “borgo” formatosi su iniziativa dei pescatori e dei piccoli agricoltori, si snoda lungo Via Indipendenza, piena di botteghe tipiche. Tra S.Erasmo ed il “borgo” si trova l’insediamento post-bellico. Buona l’offerta per il turismo nautico grazie alla presenza della Base Nautica Flavio Gioia, ai porticcioli di S.Maria e di Porto Salvo ed alla darsena di Calegna. La trama urbana della Gaeta antica è tipicamente medievale e si articola tutt’attorno al maestoso Castello Angioino-Aragonese, formato da due corpi sui quali si stagliano torri cilindriche e torrioni troncoconici, con le tipiche viuzze, i camminamenti, i campanili normanni, le mura, che formano il quartiere S.Erasmo. Numerosi gli edifici religiosi di valore artistico e culturale: la Cattedrale di S.Erasmo, ricca di tele ed opere seicentesche, ed il campanile normanno, le chiese della SS.ma Annunziata con l’adiacente Grotta d’oro, di S.Giovanni a mare, della Sorresca, di S.Francesco, di S.Domenico. A breve distanza dal quartiere si trova il Santuario della SS.ma Trinità posto sul Monte Orlando, area protetta all’interno del Parco Regionale della Riviera di Ulisse, che domina un tratto di mare dichiarato Oasi Blu. Nell’area del Santuario non si può trascurare di vedere la Grotta del Turco e la fenditura nella roccia, detta Montagna Spaccata, entrambi legati alla religiosità cristiana. Accanto a questi simboli, numerosi siti storico-culturali come il Mausoleo di L.Munazio Planco, il Museo Diocesano e delle religiosità del Parco degli Aurunci, il Museo Archeologico e la Pinacoteca del Centro Storico “Gaeta”.
(Fonte: APT Latina Turismo www.latinaturismo.it)

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